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I Candelieri :: Sassari famosa per i Candelieri del 14 agosto, scopri tutto su questa Manifestazione Sacra sul Portale Le Vie della Sardegna.

Cultura Sarda > Sagre, Manifestazioni Sacre e Popolari
I Paraj opera realizzata nei primi anni 30 dal pittore sassarese
raffigura l'ingresso dei Gremi nella chiesa di Santa Maria, uno dei momenti culminanti della processione dei Candelieri.

I PARAJ di Giuseppe Biasi Comune di Sassari. Esposto nel 1932 alla terza Sindacale sarda.
La Discesa dei Candelieri o Faradda (come i sassaresi sono soliti chiamarla) è la manifestazione che incarna in sé lo spirito e la tradizione di Sassari. L'origine risale alla seconda metà del XIII secolo, quando la città si trovava sotto la dominazione pisana e da Pisa fu mutuata l'offerta della cera alla Madonna la sera della vigilia dell'Assunzione. Prese le connotazioni di voto religioso nei secoli XVI e XVII, formulato dai Gremi, le antiche corporazioni di arti e mestieri, e dalle autorità cittadine in seguito alle numerose pestilenze che si abbatterono sulla città, con l'offerta di dieci grossi ceri di legno (un'ordinanza del 1531 disciplina l'ingresso dei candelieri nella chiesa di S. Maria). La manifestazione è stata perpetuata attraverso i secoli dai Gremi che formularono il voto.

Gli attuali componenti sono gli eredi dei fondatori di queste antiche associazioni, costituitesi nel tardo medioevo sull'esempio dei più importanti centri cittadini dell'Italia e della Spagna. Tra il XVI ed il XVII secolo furono redatti i loro statuti e si dotarono di una cappella per la celebrazione dei loro riti religiosi. Le figure di spicco dei Gremi sono gli obrieri (obriere maggiore e obriere di Candeliere), cui spetta il compito di portare lo stendardo. Entrambi sono nominati il giorno della festa patronale.


I GREMI

  • FABBRI Il candeliere è di colore rosso. I simboli del mestiere sono l'incudine, il martello e il compasso raffigurati nel capitello e nella parte posteriore del fusto. Nella parte anteriore della colonna è dipinto S. Eligio attorniato da fregi color oro. Nella base è raffigurata la torre emblema della città di Sassari con due grifoni rampanti.
  • PICCAPIETRE Sono gli antichi maestri scalpellini, cavatori e tagliatori di pietra. Il candeliere fu costruito nel 1955. Di colore bianco avorio sulla parte anteriore del fusto ha raffigurata la Madonna della Salute.
  • VIANDANTI Sono gli antichi trasportatori e venditori ambulanti. Il candeliere risale alla seconda metà del XVIII secolo. Il colore dominante è il rosso mattone; sul fusto è dipinta un'immagine della Madonna del Buon Cammino ed un putto che sostiene un panneggio.
  • CONTADINI Detti anche zappatori, si costituirono nel 1803 dopo la separazione dai Massai. Il candeliere apparteneva anticamente al gremio dei Pastori (ormai estinto). Sulla parte anteriore del fusto sono raffigurati gli attrezzi del mestiere e un'immagine di S.Giovanni Battista mentre battezza Gesù.
  • FALEGNAMI Il candeliere fu costruito nel 1921 dai fratelli Clemente, affermati mobilieri sassaresi. Sul fusto sono scolpite le insegne della categoria, nel capitello un'immagine del loro patrono San Giuseppe.
  • ORTOLANI Ricordano l'origine di Sassari come centro agricolo e per questo hanno anch'essi simboli legati alla loro professione. La bandiera è di colore verde e venerano come patrona la Madonna di Valverde. L'attuale candeliere è una copia dell'originale (fine XVI sec.) realizzata nel 1988.
  • CALZOLAI I simboli del mestiere sono le cesoie, il martello e la tenaglia. Lo stendardo è di colore rosso cupo; la loro Patrona è Santa Lucia. Il Candeliere, caratterizzato da quattro colonnine fu costruito nel 1924 (per sostituire quello più antico e inutilizzabile); è di colore bianco e riporta sulla parte anteriore i martiri turritani Gavino, Proto e Gianuario.
  • MURATORI Hanno come simboli corporativi la squadra, il martello ed il compasso; lo stendardo è celeste e venerano come patrona la Madonna degli Angeli. Sul fusto del candeliere sono raffigurati tre angioletti su un piedistallo che tengono tra le mani i simboli del mestiere. Sul capitello sono scolpiti dei putti.
  • SARTI Il loro simbolo sono le forbici. Lo stendardo è di damasco giallo oro e la Patrona è la Madonna di Montserrat. Il candeliere si distingue dagli altri per lo stile baroccheggiante con un motivo a spirale lungo la parte superiore del fusto. Quattro medaglioni in quella inferiore raffigurano la Madonna di Montserrat, San Gavino, Sant'Antonio e Sant'Omobono. Sulla cima arde un braciere.
  • MASSAI Erano i grossi proprietari terrieri, dediti alla coltivazione dei cereali. Tra i simboli della corporazione spicca il grano; lo stendardo è di colore bianco e la loro Patrona è la Madonna delle Grazie. La colonna del candeliere è decorata con motivi floreali e sulla parte anteriore compare l'immagine della Madonna delle Grazie.



  • MACELLAI Già negli statuti sassaresi del 1294/1316 si parlava "dessos taverrargios", i macellai appunto. Ma per la costituzione vera e propria del Gremio dei Macellai bisognerà aspettare gli ultimi decenni dell'800. Il 27 luglio 2016 a Palazzo Ducale è stato Siglato davanti a sindaco e segretario comunale, l'atto con il quale il gremio devoto a San Maurizio accetta le indicazioni della commissione intregremiale e della commissione storica della Faradda. L'atto, firmato arriva a conclusione di un percorso che ai primi di luglio ha visto il consiglio comunale di Sassari approvare all'unanimità la modifica al regolamento della discesa che quest'anno consentirà al Gremio devoto a San Maurizio di partecipare alla Faradda 2016. Nello specifico il gremio si impegna a eliminare la fascia a bandoliera dal vestito dell'obriere maggiore, a eliminare la spada dal vestito del gremio fatta eccezione per l'obriere maggiore, a eliminare lo spadino dal vestito del gremio e ad adeguare l'uso della bandiera piccola del gremio alle consuetudini invalse tra gli altri gremi. Alla firma erano presenti il oltre al sindaco di Sassari Nicola Sanna, al segretario generale Salvatore Bissiri, ai rappresentanti del gremio dei Macellai Roberto Loriga e Marco Dettori, anche l'assessora alla Cultura e Turismo Raffaella Sau e i componenti della commissione storica: il direttore dell'archivio storico Paolo Cau, monsignor Giancarlo Zichi in rappresentanza della Curia, il presidente dell'Intergremio Salvatore Spada.

Foto Candelieri di Sassari 14 agosto del 2013 foto originale del Portale Le Vie della Sardegna......partendo da Sassari.
Sassari il 14 agosto è
"I Candelieri"
I Candelieri rappresentano l'evento più importante della città di Sassari. La festa ha origine dal rito pisano dell’offerta della cera (XIII secolo), divenuto voto della città in ringraziamento alla Madonna per la cessazione della peste (XVI secolo). Il 14 agosto 1580 il popolo rappresentato dagli otto gremi portò nella chiesa di Santa Maria di Betlem otto giganteschi ceri, promettendo di rinnovare quell’offerta tutti gli anni se la Vergine avesse liberato la città da una pestilenza che solo in quell’anno aveva fatto nella città più di 20.000 vittime. I due maggiori storici sassaresi danno versioni distinte di questa origine: Enrico Costa ritiene che il voto sia riferito alla peste francese del 1528 mentre Pasquale Tola, in una famosa lettera inviata a Lodovico Baille nel 1828, fa riferimento alla cessazione della peste verificatasi il 14 agosto del 1580. Della festa, “La faradda di li Candareri” come viene denominata a Sassari la cerimonia devozionale, scrive anche Francesco Gemelli nel “Rifiorimento della Sardegna” del 1776, attribuendo una posizione di preminenza al gremio dei Massai. Nel passato gli otto gremi rappresentavano le antiche associazioni di arti e mestieri, ma dal 1955 i partecipanti alla discesa diventano nove con l’ingresso del gremio dei Piccapietre ai quali viene concesso di partecipare alla discesa con un proprio candeliere. Il numero è ancora destinato ad aumentare in quanto altri gremi chiedono da tempo di poter partecipare in maniera ufficiale alla “Festha manna di Sassari”, per ora siamo arrivati a quota 10. I dieci candelieri sono enormi ceri lignei (3/400 kg di peso) di forma cilindrica sormontati da un capitello riccamente decorato; in ogni candeliere sono riprodotte le immagini della Madonna e del Santo protettore. I ceri sono adornati da nastri (li betti) di raso variopinto tenuti da giovani volontari e portano i simboli delle corporazioni (gremi) e del voto. I Candelieri vengono trasportati a spalla e a braccia con quattro stanghe poste a croce sul basamento, sorrette nelle otto estremità da altrettanti portatori. Al suono di pifferi e tamburi i candelieri vengono fatti ruotare a passo di danza durante la discesa da piazza Castello lungo Corso Vittorio Emanuele, dove a Palazzo civico, sede dell’antico Municipio, c’è la sosta all’ arrivo del gremio dei Massai che incontra le autorità per un brindisi d’augurio a “zent’anni”; quindi Sindaco e Amministratori si uniscono al corteo e secondo una tradizione più recente (secondo dopoguerra) si sottopongono al giudizio della popolazione che con applausi o fischi commenta l’operato della Amministrazione comunale, fino alla chiesa di Santa Maria dove si conclude la cerimonia con la preghiera e la benedizione del Vescovo.

I Candelieri Sassari, Spettatori ammirano il passaggio dei Candelieri dalle balconate del Teatro Civico
Sassari la Discesa dei Candelieri informazioni turistiche e curiosità.
 Gremio dei facchini. I rituali saluti della bandiera al Santo
I Gremi
Calzolai
Falegnami
Fabbri e Affini
Massai
Piccapietre
Viandanti
Contadini
Muratori
Ortolani
Sarti
Macellai


Testi e tratti dal sito del Comune di Sassari e
dal Sito della Regione Sardegna.
Le Foto dei Gremi sono di Carlo Antero Sanna

IL Gremio dei Calzolai
Hanno sempre preso parte alla "Faradda" (come riportato dall'ordine di accesso alla chiesa del 1531). La bandiera di colore rosso cupo reca sul lato destro l'immagine della Santa Patrona, e sul sinistro quello del protomartire Turritano San Gavino. I calzolai indossano frac nero con camicia bianca, papillon e guanti neri; il colore del corpetto richiama quello della bandiera del Gremio; al fianco portano la sciabola. Il Candeliere del gremio dei calzolai fu costruito nel 1924.E' tra i più caratteristici perchè intorno alla colonna centrale quattro colonnine uniscono i vertici del basamento al capitello ottagonale, che nei riquadri maggiori riporta le immagini di S. Lucia, dei Santi Crispino e Crispiano e della Madonna. Il fusto centrale è avvolto da un panneggio in rilievo di colore azzurro. Sulla parte anteriore sono dipinti ,sopra una decorazione floreale in rilevo, i martiri Gavino, Proto e Gianuario, ed in quella posteriore sono scolpiti a rilievo gli attrezzi del mestiere più utilizzati: il martello, la cesoia per il cuoio e la tenaglia.












IL Gremio dei Fabbri e Affini
Il Gremio dei Fabbri e Affini è devoto a S. Eligio. Lo stendardo grande è di colore cremisi con l’effige del Santo Patrono. Il candeliere è di colore rosso come il fuoco che i fabbri usano per forgiare il ferro che lavorano. I simboli del mestiere sono l’incudine, il martello e il compasso raffigurati nel capitello e nella parte posteriore del fusto. Nella parte anteriore della colonna è dipinto S. Eligio attorniato da fregi di colore oro. Nelle quattro facce della base è raffigurata la torre emblema della città di Sassari con due grifoni rampanti.













IL Gremio dei Falegnami
Formarono il loro Gremio nel 1805. Presero parte per la prima volta alla sfilata nel 1921, anno in cui i F.lli Clemente costruirono il Candeliere che ancor oggi partecipa alla sfilata. Ottennero il permesso di partecipare alla discesa avendo importanti requisiti suffragati da documentazione storica. In precedenza i Falegnami sfilavano con i Piccapietre e i Muratori nella "Confraria di N.S. degli Angeli". La loro cappella è presso la chiesa di Santa Maria, dedicata a San Giuseppe loro patrono. La bandiera è di damasco azzurro: sui diversi lati sono raffigurati il Santo Patrono e la Sacra Famiglia. Sia sul puntale dello stendardo che di quello della bandiera piccola vi è una statuetta raffigurante San Giuseppe con il bambino Gesù ed in mano un giglio. I Falegnami indossano il frac nero, pantaloni neri, camicia bianca, papillon e guanti neri, mentre il corpetto è di colore azzurro; sul fianco una spada. Occupa la quarta posizione ed è il sesto a entrare in chiesa.Il Candeliere ha alla base lo stemma di Sassari per differenziarsi dagli altri. Sulla parte anteriore sono raffigurati un martello, una sega, una squadra e una tenaglia. Dentro un riquadro del capitello è raffigurata l’immagine di S. Giuseppe.











IL Gremio dei Massai
I Massai sono rimasti i titolari delle antiche confrarie che in origine sciolsero il voto alla vergine Assunta il 14 agosto. I Massai in particolare sono titolari della Confraria del Poble (ne facevano parte anche i Contadini i quali si sono separati nel 1803 e in seguito nel 1937 hanno avuto il consenso a partecipare alla Faradda autonomamente). I Massai erano i grossi proprietari terrieri dediti alla coltivazione dei cereali. Dal 1531 ebbero il privilegio di poter entrare per primi in Chiesa. La cappella ha sede nella chiesa di S. Pietro di Silki, dove si trova la loro patrona, la Vergine delle Grazie. L’investitura del nuovo Obriere avviene in occasione della discesa dei Candelieri, davanti al Sindaco. Lo stendardo è in damasco di colore bianco. Sul lato destro è raffigurata la Madonna delle Grazie, sul sinistro i Protomartiri Turritani. Il costume è il frac nero con camicia bianca, guanti, gilet e papillon neri. L’Obriere Maggiore indossa guanti e papillon bianchi. La spada è diversa per ciascuno dei gremianti. Il Candeliere è l’ultimo a sfilare e il primo ad entrare a S. Maria. E’ il più antico e prestigioso dei nove Gremi di Candeliere, anteriore al 1743. Sulla parte anteriore della colonna è raffigurata la Vergine delle Grazie. In uno dei riquadri del capitello vi è la vergine con in braccio il Bambino. Il Candeliere è contraddistinto da spighe e fiori d’oleandro.










IL Gremio dei Piccapietre
Nel 1955 ottennero il permesso di partecipare alla discesa avendo importanti requisiti suffragati da documentazione storica. In precedenza i Piccapietre con i Falegnami e i Muratori sfilavano nella "Confraria di N.S. degli Angeli". Nel Gremio erano riuniti i maestri scalpellini, i minatori, i cavatori, gli intagliatori di pietre etc. Patrona del Gremio dei Piccatori è la Madonna della Salute; compatrona S. Anna. La bandiera è di damasco celeste con al centro il ritratto della Madonna della Salute. I gremianti indossano il frac con gilet nero, papillon, camicia bianca, guanti neri e sciabola al fianco. E’ la Corporazione con il Candeliere più giovane, costruito nel 1955 dal falegname Antonio Cubeddu. E’ il primo a sfilare ma anche l’ultimo ad entrare nella chiesa di S. Maria. Il Candeliere è bianco-avorio; sul davanti vi è l’immagine della patrona del Gremio, mentre sul retro sono raffigurati il piccone, lo scalpello ed il martello.











IL Gremio dei Viandanti
Il Gremio prende parte alla manifestazione del 1941. Ereditano il candeliere dei Carradori (gremio estinto) per una evidente affinità nella tipologia della maestranza. Erano gli antichi carrettieri, i trasportatori di un tempo. La loro cappella ha sede nella chiesa di Sant’Agostino, dove il Gremio festeggia la patrona, la Madonna del Buon Cammino. La bandiera è di colore rosso amaranto e ha riprodotta al centro l’immagine della Madonna. Il costume è di quattro fogge differenti, secondo la posizione gerarchica dei gremianti ( novizio, eletto, Obriere di Candeliere, Obriere Maggiore). Quest’ultimo indossa la “ripiglia” e “lu rusciu” (la gorgiera), elemento tipico dell’abbigliamento dei nobili spagnoli nei secc. XVI e XVII. Il suo costume è completato da spada e spadino, con elsa in argento. Tutti portano guanti bianchi e “lu sumbreru” , un copricapo in uso nel clero del Sei-Settecento. Sfila per secondo ed è penultimo ad entrare in chiesa. Sul Candeliere è raffigurata la Madonna del Buon Cammino ed un putto che sostiene un drappeggio. La colorazione prevalente del fusto è rosso-marrone scuro.












Il Gremio dei Contadini
Si costituirono in Gremio nel 1803, in seguito alla separazione dai Massai e partecipano alla discesa dal 1937. In precedenza sfilavano con i Massai nella "Confraria del Pobble". Erano piccoli proprietari, lavoratori della terra, prestatori d’opera per i grandi latifondisti. Hanno la propria cappella nella chiesa di S. Maria dedicata a San Giovanni Battista della Nebbia, loro patrono. La bandiera è di colore rosso, bordata da una gallona dorata, con al centro il dipinto del patrono. Il costume del Gremio è in stile spagnolo di fine ‘600, caratterizzato da una mantellina di pizzo bianco, su una casacca di broccato nero con una passamaneria argentata, pantaloni al ginocchio, calze nere e guanti bianchi. Completa il tutto la sciabola. Occupa la terza posizione ed è il settimo ad entrar a Santa Maria. Sul fusto è raffigurata l’immagine di San Giovanni Battista che battezza Gesù e gli attrezzi del mestiere. Sulla cima spuntano le spighe di grano, con frutta e uva che pende dal fusto.










Il Gremio dei Muratori
Il gremio dei Muratori partecipa da sempre alla “Discesa” infatti è tra le maestranze titolari delle antiche confrarie che in origine sciolsero il voto alla vergine Assunta il 14 agosto.I Muratori erano in origine titolari della Confraria di N.S. degli Angeli e partecipavano alla discesa "aggregati" ad altre corporazioni (ne facevano parte anche i Falegnami e i Piccapietre). Il Gremio ha sede presso Santa Maria di Bethlem la sua cappella dedicata alla Madonna degli Angeli. Lo stendardo celeste riporta sul lato destro la patrona e sul sinistro Maria Maddalena. Il costume è il frac nero con camicia bianca, guanti, papillon neri e sciabola. Il gremio dei Muratori si alterna di anno in anno con i Santi nell’ordine della processione. Sul fusto del Candeliere sono raffigurati tre angioletti su un piedistallo che tengono tra le mani i simboli del mestiere. Sul capitello sono scolpiti dei putti.
















Il Gremio degli Ortolani
Una delle corporazioni più antiche, con la cappella presso la chiesa di S. Maria dove festeggiano la patrona, la Madonna di Valverde. La bandiera è di colore verde, al centro la stessa Madonna col bambino. Il costume varia a seconda della carica. L’Obriere di Candeliere indossa un corpetto in raso con bottoni in filigrana d’argento. L’Obriere Maggiore indossa una piccola mozzetta in pizzo bianco, guanti neri, spada e spadino. Sfila al quinto posto. Gli Ortolani possiedono due Candelieri: uno è della seconda metà XVI secolo (il più antico dei nove), conservato nella cappella del Gremio; restaurato negli anni ottanta, si realizzò una copia che dal 1988 viene portata in processione.













Il Gremio dei Sarti
Dal 1597 ottennero dai frati di S. Maria di Bethlem la cappella dedicata alla Madonna di Montserrrat. Lo stendardo è di damasco giallo oro, recante l’effigie della Madonna di Montserrat. Il puntale in argento della bandiera raffigura una colomba. Il costume è il frac nero con camicia bianca, guanti e papillon neri e spada. Il gilet è in broccato giallo oro. Si alterna nella discesa con il Candeliere dei Muratori, sfilando negli anni dispari all’ottavo posto, negli anni pari al settimo. Il Candeliere è in stile baroccheggiante con un motivo a spirale nella colonna superiore. Sulla cima è posto un braciere a ricordo della fiamma degli antichi ceri votivi, alla base del quale sono scolpite le teste di quattro montoni. Nella parte bassa della colonna quattro medaglioni riportano le effigi della Madonna col Bambino, di S. Omobono, S. Antonio e S. Gavino.












Il Gremio dei Macellai
Già negli statuti sassaresi del 1294/1316 si parlava "dessos taverrargios", i macellai appunto. Ma per la costituzione vera e propria del Gremio dei Macellai bisognerà aspettare gli ultimi decenni dell'800. Un articolo della Nuova Sardegna del 1898 riporta i solenni festeggiamenti nella Chiesa della Trinità in onore del Santo Patrono San Maurizio. Il Gremio è devoto a San Maurizio mentre la cappella ha sede nella Chiesa della Santissima Trinità. La Bandiera è di colore Bordeaux, bordata da una gallona dorata. Nella parte frontale è raffigurato il Santo patrono San Maurizio. Il Candeliere è di colore crema e oro. Nella parte frontale è raffigurato il Santo patrono San Maurizio. Nella parte posteriore la croce trilobata. Nel capitello è rappresentato il co-patrono San Bartolomeo insieme ad altri Martiri e la Madonna del rimedio. Nella cassa inferiore si apprezzano i ferri del mestiere. Il Candeliere dei Macellai sfila per la prima volta nel 2016, occupando la prima posizione nell'ordine di discesa. L'abito del Gremio è uno spencer inglese con pizzo sul petto. L'Obriere Maggiore porta la spada e, insieme agli eletti, si distingue dai novizi per i bottoni d'argento e il pizzo nelle maniche."

Le Feste Padronali di tutti Gremi di Sassari e l'Ottava dei Candelieri
Ecco di seguito le feste patronali dei Gremi e l'appuntamento con l'Ottava dei Candelieri, cioè il giorno in cui, dopo la Discesa, i ceri fanno ritorno nelle loro chiese.


Le Feste Padronali di tutti Gremi di Sassari

  • La festa patronale degli Ortolani è fissata la prima domenica dopo Pasqua nella chiesa di Santa Maria e la patrona è Nostra Signora Valverde. I Massai festeggiano il primo maggio nella chiesa di San Pietro la patrona Nostra Signora delle Grazie.
  • La seconda domenica di maggio, nella chiesa di Santa Maria, i Falegnami rendono omaggio al loro patrono San Giuseppe.
  • I Contadini festeggiano il patrono San Giovanni la terza domenica di giugno nella chiesa di Santa Maria.
  • Per i Piccapietre i festeggiamenti della patrona Nostra Signora della Salute si svolgono la seconda domenica di luglio nella chiesa di Santa Maria.
  • Il gremio di Muratori il 2 agosto fa festa per la patrona Nostra Signora degli Angeli nella chiesa di Santa Maria.
  • Quest'anno il 7 agosto, nella chiesa di Sant'Agostino, i Viandanti festeggiano la patrona Nostra Signora del Buon Cammino.
  • I Sarti si ritrovano la seconda domenica di settembre nella chiesa di Santa Maria per festeggiare la patrona Nostra Signora di Monserrat.
  • Per i Fabbri la festa patronale ricade il primo dicembre, quando nella chiesa di San Nicola si festeggia Sant’Eligio.
  • Quindi i Calzolai che il 13 dicembre, a San Nicola, rendono omaggio a Santa Lucia.
  • E ancora i Macellai che nell'ultima domenica di settembre, nella chiesa della Santissima Trinità, festeggiano il patrono San Maurizio.

L'Ottava dei Candelieri
Il 22 agosto, quindi, si celebra l'Ottava dei Candelieri. In questo giorno, dalla chiesa di Santa Maria di Betlem, i Candelieri ritornano alle loro chiese di appartenenza. I Fabbri e i Calzolai rientrano al duomo di San Nicola, i Viandanti nella chiesa Sant’Agostino, i Piccapietre, Contadini, Ortolani, Falegnami, Sarti e Muratori nella chiesa di Santa Maria di Betlem, i Macellai nella chiesa della SS. Trinità e, infine, i Massai nella chiesa di San Pietro in Silki.

Tra le feste patronali dei gremi vale la pena ricordare quella del gremio dei Facchini, la prima domenica di ottobre in onore di Nostra Signora della Mercede nella chiesa di San Giuseppe, quindi quella del gremio Autoferrotranvieri, la terza domenica di settembre in onore di San Cristoforo nella chiesa di Santa Maria in Betlem.

I Candelieri di Sassari tra fede e tradizione, informazioni storiche e turistiche.
La Festa dei Candelieri


Come ogni anno, da cinque secoli, la città si appresta a rinnovare il suo appuntamento con la tradizione e la fede. La Festa dei Candelieri di Sassari propone un nuovo e ricco calendario di iniziative e appuntamenti che faranno da cornice alla Discesa dei Candelieri del 14 agosto.


I Riconoscimenti
Nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio il primo cittadino di Sassari aveva ufficializzato la notizia che Sassari attendeva dal 2009: I Candelieri candidati per il 2013 dall’Unesco a PATRIMONIO IMMATERIALE DELL'UMANITA’. La nostra città infatti è stata, insieme alle città delle Feste delle grandi Macchine a spalla, Nola con la sua Festa dei Gigli, Palmi con La Varia e Viterbo con La Macchina di Santa Rosa, indicata dalla Commissione nazionale italiana per l'UNESCO come unica candidatura per il 2013. Dall’anno scorso la Festa dei Candelieri di Sassari può vantare un importante riconoscimento ottenuto dal Ministero del Turismo: la Faradda è diventata «Patrimonio d’Italia per la tradizione » come eccellenza nazionale che contribuisce a valorizzare l’immagine dell’Italia ed a generare conseguenti flussi turistici.

I Candelieri di Sassari patrimonio dell'umanità'
Il 4 dicembre 2013 l'ottavo Comitato intergovernativo dell’Unesco riunito a Baku (Azerbaijan) ha deciso di inserire I Candelieri di Sassari all’interno delle Liste speciali dell’istituto delle Nazioni Unite insieme ai Gigli di Nola, la Varia di Palmi e la Macchina di Santa Rosa di Viterbo.

La Rete italiana delle grandi macchine a spalla è Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità. A sancirlo è stato l’ottavo Comitato intergovernativo dell’Unesco, in corso di svolgimento a Baku (Azerbaijan 4 dicembre 2013). I Gigli di Nola, la Varia di Palmi, i Candelieri di Sassari e la Macchina di Santa Rosa di Viterbo, per effetto della decisione assunta dal Committee dell’organizzazione delle Nazioni Unite, sono dunque entrati a far parte del “tesoro” culturale tutelato a livello mondiale. L’ufficialità è arrivata al termine di una solenne cerimonia, che si è svolta alla presenza di delegazioni provenienti dai cinque continenti e che ha destato fortissima emozione nel momento della proclamazione per il nostro Paese. Un lungo applauso ha sottolineato la decisione del Committee intergovernativo, preceduta dagli interventi dell’ambasciatore d’Italia in Azerbaijan, Giampaolo Cutillo, e di Patrizia Nardi, coordinatrice della Rete italiana delle grandi macchine a spalla e responsabile del progetto di candidatura. Alla riunione del Comitato intergovernativo di Baku era altresì presente la funzionaria dell’ufficio Patrimonio Unesco del Ministero dei Beni e delle attività culturali, Stefania Baldinotti. Ad affiancare i vertici dell’organismo del nostro Paese sono stati i rappresentanti istituzionali di quasi tutti i territori interessati, oltre alle delegazioni delle quattro comunità locali, che hanno partecipato a un evento dalle forme rigorose, ma caratterizzato anche da un clima di cordialità, capace di esprimere una delle principali finalità dell’Unesco: favorire, attraverso la cultura, il dialogo e il pacifico confronto tra i popoli. L’intuizione della Rete, la prima costituita con queste finalità su base nazionale, è stata particolarmente apprezzata dalla Commissione che ha indicato questa esperienza come modello da seguire per le future candidature Unesco. Con il successo straordinario ottenuto a Baku giunge a compimento un processo avviato nel 2005 con l’ambizioso progetto di Patrizia Nardi, fondato sulla valorizzazione e messa a sistema delle comunità delle grandi macchine a spalla italiane: patrimonio inestimabile da salvaguardare, perché rilevante non solo sotto il profilo culturale, ma anche e soprattutto dal punto di vista sociale. I Gigli, la Varia, i Candelieri e la Macchina di Santa Rosa sono infatti espressione della profonda spiritualità di quattro comunità che, attraverso la devozione religiosa, rinnovano la propria coesione sociale e il proprio senso di identità. La proposta di candidatura della Rete fu validata nel 2011 dall’ufficio Patrimonio Unesco del ministero dei Beni e delle attività culturali, che istruì la pratica, e l’anno seguente fu l’unica indicata dalla Commissione nazionale italiana per l’Unesco alla selezione degli organi internazionali. Dopo la conferma del presidente della Commissione (“Approved!”) e il colpo di maglio, si è assistito a scene di grande gioia all’interno del salone del lussuoso albergo di Baku scelto dall’Unesco, con il lungo e commosso abbraccio tra i rappresentanti di Nola, Palmi, Sassari e Viterbo. E contemporaneamente i festeggiamenti sono iniziati nelle quattro città che da oggi custodiscono un Patrimonio dell’Umanità.



Santa Maria in Betlem chiesa storica di Sassari dove si dirigono i Candelieri il 14 agosto di ogni anno per rinnovare il voto
Il 14 agosto 2019
"La discesa dei Candelieri"

La Vestizione dei Candelieri 14 agosto
La Festha Manna ha inizio sin dalle prime ore del mattino. La vestizione del cero votivo avviene ogni anno e secondo un preciso rituale, o presso la sede del gremio o in casa dell’obriere di Candeliere, il gremiante che ha l’onore e l’onere della responsabilità del cero votivo. Un momento particolarmente suggestivo e dal quale di fatto ha inizio la festa: è proprio con la vestizione che i gremianti danno ai ceri in legno un’anima, addobbando con cura e precisione il proprio Candeliere quasi fosse una creatura da “coccolare”. Nel tempo si è andata consolidando la prassi del passaggio delle autorità municipali presso i luoghi della “vestizione”, una sorta di petit tour cittadino che va oltre il semplice atto formale della visita di cortesia. L’Amministrazione Comunale ha deciso di valorizzare questo particolare momento della giornata per suggellare ulteriormente la condivisione della Festa tra i Gremi, la Municipalità e i cittadini, principali protagonisti della Faradda. La mattina del 14 ore 9.00 Centro cittadino “la vestizione dei candelieri” Visite nelle sedi dei Gremi, ogni casa dell’obriere sarà facilmente ”riconosciuta” grazie al posizionamento di uno stendardo di oltre 3 metri raffigurante il Candeliere di riferimento; infine le vie inserite nel percorso delle vestizioni verranno addobbate con particolari composizioni floreali.

Ecco dove si svolgeranno le vestizioni:

   per i Fabbri in Discesa Santa Croce, 20;
   per i Piccapietre in via dei Corsi, 31 - Pozzu di Bidda;
   per i Viandanti, in via Martino Bologna, 1;
   per i Contadini in piazza Sant'Apollinare;
   per i Falegnami nella sede dell'Intergremio in Corso Vico;
   per gli Ortolani in via Rockefeller, 23;
   per i Calzolai in via Canopolo, 10;
   per i Muratori in Via Maddalena, 26;
   per i Sarti in Corso Vittorio Emanuele II, 194;
   e per i Massai nella chiesa di San Pietro in Silki.


Nel pomeriggio alle 17 il primo cittadino riceverà a Palazzo di Città le autorità civili e religiose in attesa della partenza del primo Candeliere da piazza Castello, prevista per le 18.

L’ordine di sfilata

Piazza Castello dalle ore 18.00 - Il 14 Agosto 2019
Intorno alle ore 16.00, i Gremi con i loro rappresentati e portatori designati per la discesa si muoveranno verso il punto di raduno sito in Piazza Castello da dove inizierà la discesa a partire dalle ore 18.00.
Aprirà la sfilata il Gremio dei Fabbri e seguiranno nell'ordine: i Piccapietre i Viandanti, i Contadini, i Falegnami, gli Ortolani, i Calzolai, i Sarti, i Muratori e i Massai che chiuderanno la processione.
I Gremi dei Sarti e dei Muratori alternano il penultimo posto nella sfilata nel seguente modo: per l'anno pari sfilano penultimi i Muratori, per l'anno dispari i Sarti.

Il percorso che da secoli contraddistingue la Faradda è il seguente: da Piazza Castello i Gremi discenderanno verso Largo Cavallotti, Piazza Azuni, Corso Vittorio Emanuele. Intorno alle ore 19.30 vi sarà la sosta presso il Palazzo della Città, dove il Gremio dei Massai verrà ricevuto dal Sindaco e dalla Municipalità per l'investitura del nuovo Obriere Maggiore e per il tradizionale augurio "A zent'anni". Dal Palazzo della Città il nuovo Obriere Maggiore del Gremio dei Massai porterà il Gonfalone della Città di Sassari sino alla Chiesa di Santa Maria di Betlem. Dal Palazzo della Città, oggi Teatro Civico, i Gremi con la Municipalità proseguiranno insieme la sfilata lungo il Corso Vittorio Emanuele, Piazza S. Antonio, Corso Vico, sino alla Chiesa di Santa Maria di Betlem. Entrerà nella Chiesa dapprima la Municipalità che verrà ricevuta dal Padre Guardiano, seguita poi da tutti i Gremi con i rispettivi Candelieri in ordine inverso rispetto alla sfilata. Il cerimoniale proseguirà all'interno della chiesa con lo scioglimento del Voto.


Appuntamenti collegati ai Candelieri 2019

La Faradda dei Candelieri 2019
«Ritorniamo alla spiritualità e alla tradizione della Festa»
Gli eventi collegati. Anche per l'edizione 2019 il 5 agosto i Piccoli Candelieri dalle 18 sfileranno lungo il consueto percorso da porta sant'Antonio fino alla piazza della chiesa di santa Maria di Betlem. L'iniziativa è promossa dall’Intergremio in collaborazione con il Comune di Sassari ed è dedicata ai giovanissimi aspiranti portatori e tamburini. Il 10 agosto si prosegue con la sfilata dei Candelieri Medi, da largo Cavallotti fino a piazza Santa Maria. Lunedì 12 agosto la banda musicale Luigi Canepa si esibirà alle ore 21 nella piazza del Comune con il “Concerto per i Candelieri”, mentre la sera successiva, il 13 agosto, alle ore 20, nella stessa stessa piazza ci sarà la cerimonia di premiazione del Candeliere d'Oro, d'Argento e d'Oro speciale. A differenza delle scorse edizioni, per il 2019 non sono previsti né l'arrostita né i fuochi d'artificio. Una scelta dettata dalla necessità di reperire i fondi per assicurare la mensa nelle scuole di pertinenza comunale e interventi non rinviabili per le manutenzioni e il settore dei Servizi sociali.

Il 14 agosto la festa dei Candelieri inizierà, come da tradizione, con la vestizione dei ceri votivi che avviene secondo un preciso rituale, nella sede del gremio o in casa dell’obriere di Candeliere, il gremiante che ha l’onore e l’onere della responsabilità del cero votivo. Dalle ore 9 sarà possibile visitare le sedi, facilmente riconoscibili dagli stendardi che raffigurano il candeliere di riferimento e che si trovano all'ingresso.

Alle ore 10 il sindaco accoglierà a Palazzo Ducale il gremio dei Massai per ricevere la bandiera dell’antico gremio in cambio del Gonfalone della città. Accompagnato dalla banda, il corteo si dirigerà a Palazzo di Città dove al piano superiore, nella sala di rappresentanza, quella che anticamente ospitava il primo cittadino, si terrà la vestizione della bandiera da parte del gremio. Subito dopo i Massai la esporranno dal balcone del Palazzo. Qui avverrà anche il saluto agli ex sindaci. La scelta di spostare il tradizionale incontro è stata fatta per dare un maggior valore e dignità all'evento.

Alle ore 18, da piazza Castello, partirà la lunga processione della Discesa dei Candelieri, che, a notte fonda, terminerà nella chiesa di santa Maria di Betlem, dove sarà sciolto il voto alla Madonna.

Gli sponsor. Grazie alla Coldiretti sarà assicurato il tradizionale brindisi a zent'anni, così come un ridotto buffet per le autorità a Palazzo di Città. La San Martino metterà a disposizione l'acqua per i portatori.

Gli altri eventi. Ad agosto altre iniziative, organizzate da realtà del territorio con il patrocinio del Comune, accompagneranno cittadini e turisti fino alla Faradda. L'1, 8, 14, 22 e 29 agosto alle ore 18 nella piazzetta di via Arcivescovado si terrà "Utnea- Respiro alla cultura. Rassegna e incontri con gli artisti: Sara Porci, SantaFè, Angela Colombino, Ilaria Porceddu, Giuseppe Bulla" dell'associazione Embargo. Venerdì 2 agosto alle ore 19, in piazza Santa Maria ci sarà la Festa della Madonna degli Angeli Santa protettrice del Gremio dei Muratori, dell'associazione Eventi 6, e alle 21.30 nel cortile di Palazzo Ducale Cortile "L’Armeria dei Briganti Ensemble" dell'associazione MAB Teatro. Il 3 agosto nel parco di via Montello e l'11 agosto in piazza Sant’Antonio, organizzati dalle associazioni Eba Giara e Folk Sardegna, due appuntamenti con "Candelieri 2019, Sunendi e Cantendi pa' Sassari Tutti umpari pa la ziddai". Mercoledì 7 agosto alle 20.30, nella terrazza sotto le stelle di corso Trinità “Luna piena al parco”, apericena dedicato alla poesia e alla musica del Boccaccio serata letteraria, dell'associazione Ma… Donne. Giovedì 8 agosto alle 20.30 l'associazione MAB teatro al cinema Quattro Colonne porterà in scena Peggio di un Bastardo di Charles Mingus, con la voce di Daniele Monachella e la tromba di Giovanni Passino. Sabato 10 agosto alle 11.30, alla pinacoteca nazionale di Sassari in piazza Santa Caterina 4 “Il Filo Rosso” Billie Holiday. La signora canta il blues, con Denise Fatma Gueye, per la rassegna musicale della Polifonica Santa Cecilia. Il 13 agosto, alle 20.30, nella piazzetta Sant’Apollinare si terrà “Adotta una piazza”, XIII edizione, organizzata dal Gremio dei Contadini.

Le dichiarazioni. «Sarebbe immorale prevedere l'arrostita quando i nostri bambini non hanno la mensa a ottobre. Abbiamo scelto di reperire i fondi per le mense e per fare fronte alle urgenze delle manutenzioni e dei servizi sociali» ha spiegato il sindaco Gian Vittorio Campus in conferenza stampa, durante la quale ha anche aggiunto: «La festa grande di Sassari deve tornare a essere una festa. È patrimonio immateriale dell'Umanità perché è una delle più antiche processioni. Non è più accettabile che sia più simile a una corrida o a una faida politica. Ritorniamo alla spiritualità e alla sua valenza storica, reali valori della tradizione».





IL CANDELIERE DEI DETENUTI 11 AGOSTO ORE 10.30
CARCERE DI BANCALI
In onore della tradizione, nonostante ormai i detenuti si trovino nel nuovo carcere di Bancali, anche quest'anno si è scelto di mantenere per questo importante appuntamento il nome di “Candeliere di San Sebastiano”. L'11 agosto, alle 10.30, nella nuova struttura, si rinnoverà l'appuntamento. Il candeliere a fine manifestazione sarà trasportato nel cortile di Palazzo Ducale e sarà poi esposto il 13 agosto, in occasione della manifestazione delle premiazioni per i Candelieri d'oro, d'argento, di bronzo e speciale.



Il Concerto per i Candelieri - 12 agosto 2016
ore 21.00 ingresso libero - Piazza del Comune
La piazza del Comune, il 12 agosto alle 21, ospiterà la diciottesima edizione del concerto per i Candelieri con la banda musicale “Luigi Canepa”. L’esibizione musicale è uno degli appuntamenti irrinunciabili in vista della Faradda. Dal 1999 la banda musicale Luigi Canepa realizza, in occasione della discesa, un concerto a loro dedicato che ha visto negli ultimi anni la partecipazione di musicisti di livello internazionale.

Incontro con gli ex sindaci – 12 agosto ore 17,30 – Palazzo Ducale

Come ogni anno il sindaco incontrerà i primi cittadini che lo hanno preceduto a Palazzo Ducale.



Il Candeliere d’Oro, d’Argento e di Bronzo e il Candeliere d’Oro speciale
13 agosto ore 20 - Piazza del Comune
Il 13 agosto alle 20, nella piazza del Comune, si svolgerà la cerimonia per il Candeliere d’Oro, il Candeliere d’Argento, il Candeliere di Bronzo e il Candeliere d’Oro Speciale.

Candeliere d’Oro
Verrà assegnato al sassarese che da più lungo tempo risiede in una nazione estera e che giunge in città in occasione del ferragosto. Per la partecipazione all’assegnazione del Candeliere d’oro è richiesta la presentazione di una domanda in carta libera corredata da certificato di nascita del concorrente, biglietto di viaggio, carta di soggiorno o altro documento comprovante il periodo di residenza all’estero

Candeliere d’Argento
Verrà assegnato al sassarese che da più lungo tempo risiede in qualunque località della penisola e che giunge in città in occasione del Ferragosto. Per la partecipazione all’assegnazione del Candeliere d’argento è richiesta la presentazione di una domanda in carta libera corredata da certificato di nascita e di residenza del concorrente. Quest’ultimo dovrà indicare specificatamente la data dalla quale il concorrente risiede nel comune di provenienza. Le domande per il Candeliere d’oro e d’argento dovranno pervenire agli Uffici del settore Sviluppo locale e Politiche culturali di Sassari, in largo Infermeria S. Pietro, entro le 12 del 13 agosto. Saranno comunque esclusi tutti coloro che hanno avuto assegnato il premio citato in passato, nonché i loro familiari.

Candeliere d’Oro Speciale
Verrà assegnato alle istituzioni, ai sassaresi o ai sardi che hanno dato lustro alla città di Sassari e alla Sardegna, distinguendosi per capacità e impegno nei campi dello sport, dell’economia, della politica, della cultura, delle scienze, dei problemi sociali ed in modo particolare a tutti coloro che si sono prodigati per la pace fra i popoli.


Candelieri di Sassari Patrimonio dell'umanità certificato dall'Unesco per le grandi Macchine a Spalla
 

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